Da che mi ricordi, per me fare l’amore non è mai stato piacevole. Da sempre, fin dall’inizio, ho provato dolore. Dapprima solo un senso di fastidio che poi, però, è via via aumentato: tanto che, alla fine, il sesso per me era diventato qualcosa da affrontare per senso del dovere, un’azione meccanica a cui mi sottoponevo stringendo i denti, assolutamente priva di spontaneità e di desiderio. Ogni volta che andavo da un ginecologo mi sentivo dire che era normale, ero irritata, dovevo aspettare di essere sufficientemente lubrificata. E allora vai di lubrificanti… ma non cambiava niente. Sempre male. Mi sentivo diversa, sfortunata, mi chiedevo come fosse possibile che a tutte il sesso piacesse e a me no. Evidentemente ero io, dovevo solo stringere i denti i primi cinque minuti, e poi bene o male mi restava solo il bruciore. E pazienza se ogni tanto mi venivano delle cistiti… Nelle donne sono frequenti, no? E’ normale, mi dicevano.
Poi la svolta. Cerco su Internet i miei sintomi, e mi rispecchio in quelli della “vestibolite vulvare”. Mi faccio visitare da un’ostetrica che conferma la mia ipotesi e mi dice che, oltretutto, i muscoli della mia vagina si sono irrigiditi e contratti a tal punto, a causa dell’infiammazione, che devo effettuare delle sedute di fisioterapia. E’ solo allora che decido di rivolgermi ai miei genitori, con i quali non ho mai avuto un vero dialogo sulla sessualità, pur essendo entrambi medici. Anche loro cercano su Internet, e alla fine trovano il nome di quella che sarebbe stata la meravigliosa dottoressa che mi ha guarita.
Una volta visitata e confermata la diagnosi, mi viene prescritta una cura che modifica radicalmente il mio stile di vita: niente zuccheri e lieviti, niente pantaloni, e un bel po’ di farmaci da prendere ogni giorno. In più, massaggi e esercizi da eseguire quotidianamente, e una serie di sedute di riabilitazione del pavimento pelvico. All’inizio è stato uno shock: ero effettivamente malata! Ma se ero malata e c’era una cura, allora potevo guarire, e tornare a una vita serena! Ho deciso quindi di prendere le indicazioni alla lettera, e dato che viaggio sempre per lavoro ho dovuto organizzarmi bene per portarmi in giro i quarti di pastiglia contati, o per evitare di mangiare il classico “panino al volo”. Ma non ho mollato, ho tenuto duro, e già dalla visita successiva la situazione era molto migliorata! Non c’era quasi più dolore, e i miei muscoli, da rigidi ed esausti, erano diventati elastici e stavano riacquistando forza.
Nel frattempo conosco il mio attuale partner, un meraviglioso uomo che ha avuto la pazienza di accompagnarmi in questo viaggio che sarebbe durato ancora qualche mese. E così, dopo sei mesi dall’inizio della cura, ho avuto il via libera per ricominciare i rapporti. Un sogno! Non c’è più dolore, e non solo: sono addirittura piacevoli! Incredibile, non avrei mai pensato di poterlo fare! Certo, devo stare attenta a come mi vesto, a quello che mangio e fare sempre i miei esercizi per mantenere il muscolo elastico e forte, ma… dopo cinque lunghi anni e quattro diversi medici ho scoperto un’altra vita. O meglio: la vera vita!
E come se non bastasse, la riabilitazione mi ha permesso di conoscere il mio corpo molto a fondo, e ora so come comandare i muscoli che, un giorno, mi permetteranno di partorire. E proprio perché ora sono elastici e li so governare bene, la dottoressa dice che dovrei avere un parto facile!
Sono profondamente grata alla dottoressa che mi ha ascoltata e mi ha guarita, così come a tutti i suoi collaboratori. E a tutte le donne dico: tenete duro, il vostro dolore si può sconfiggere!
Carlotta
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