Angelica N.
E’ inoltre opportuno:
- applicare sui genitali esterni una pomata galenica al testosterone, per recuperare la sensibilità e una piena capacità di orgasmo;
- fare degli automassaggi vaginali, con stretching, per distendere i muscoli e allargare l’entrata vaginale;
- seguire un ciclo di fisioterapia (stretching, biofeedback), per consentire al muscolo elevatore dell’ano, che circonda la vagina, di tornare a partecipare attivamente al rapporto.
In caso di restringimento vaginale obiettivamente marcato, sono infine utili i dilatatori vaginali progressivi.
Se seguirà questi consigli con costanza, senza perdersi d’animo alle prime difficoltà, otterrà ottimi risultati in tempi relativamente brevi. Ne parli comunque con il suo ginecologo, che la aiuterà a scegliere la strategia terapeutica più adatta alla sua situazione.
Per maggiori informazioni sui metodi fisioterapici, la rimando agli altri articoli specialistici pubblicati su questo sito. Molti auguri per una rapida guarigione.
Aggiornamenti scientifici
11/01/2010 - Disfunzioni sessuali femminili: ruolo della riabilitazione
Schede mediche
03/09/2010 - La fisioterapia nelle disfunzioni sessuali femminili - Seconda parte
05/06/2010 - La fisioterapia nelle disfunzioni sessuali femminili - Prima parte
Parole chiave:
Chirurgia ginecologica
- Disturbi sessuali femminili
- Estradiolo (estrogeno naturale)
- Fisioterapia
- Terapia ormonale locale
- Testosterone