Carla M.
Per poter instaurare una terapia ormonale sostitutiva e goderne pienamente i benefici è necessario escludere controindicazioni assolute e relative al suo utilizzo: occorre quindi controllare la funzionalità epatica e i livelli di colesterolo e trigliceridi, escludere rischi di trombofilie, nonché sottoporsi regolarmente a mammografia, ecografia mammaria ed ecografia ginecologica transvaginale.
Nella sua specifica condizione, si può pensare di ricorrere al DHEA (deidroepiandrosterone enantato), l’ormone surrenale precursore di tutti gli ormoni sessuali, fondamentale per restituire energia vitale e brillantezza mentale, e in parallelo al testosterone per via topica, utile nel migliorare il trofismo del tessuto vulvare, oltre che nel determinare un aumento del desiderio sessuale dopo qualche mese di applicazione.
Prima, però, si deve misurare il pH vaginale, in modo da accertare la necessità di ricorrere a estrogeni locali per migliorare l’ambiente vaginale, contrastare la secchezza vaginale e prevenire vaginiti e cistiti. Va inoltre valutato il tono della muscolatura del pavimento pelvico: qualora risulti contratto, con conseguente dolore durante i rapporti, è necessario rilassarlo mediante stretching e sedute di riabilitazione pavimento pelvico.
Ricordi infine che una dieta corretta e bilanciata, unita ad una regolare attività fisica, potenzia l’effetto positivo della terapia ormonale sostitutiva. Un cordiale saluto.
Testimonianze
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Deidroepiandrosterone (DHEA)
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