Questa situazione è stata pesante soprattutto dal punto di vista psicologico. Mi ha creato per molti anni problemi di autostima, senso di inadeguatezza, la visione di me come una persona sbagliata. Fino al punto di svolta, quando il mio fidanzato mi lascia. Da quel momento, nonostante il dolore per la perdita di una persona importante, ho trovato la forza per chiedere aiuto.
Il primo impatto non è stato dei migliori, quando la prima ginecologa a cui mi sono rivolta mi ha chiesto se avessi mai cercato di lasciarmi un po’ andare utilizzando dell’alcol... Restai allibita per l’incompetenza di questa persona e decisi di rivolgermi a un’altra dottoressa di cui avevo sentito parlare bene. Questa è stata la mia più grande fortuna: trovare una persona competente, ma soprattutto umana. Ha avuto la capacità di mettermi a mio agio.
E dopo un periodo di cure e terapie sono guarita così bene, che adesso del vaginismo (ecco cosa avevo, altro che alcol!) non c’è più traccia. Ho finalmente una vita di coppia normale. Sono serena e ho acquistato maggiore sicurezza in me. Ho scritto questa testimonianza per evitare ad altre persone di commettere i miei stessi errori, e soprattutto di aspettare troppo tempo prima di rivolgersi a medici competenti e in grado di aiutarle.
Vania C.
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Parole chiave:
Dispareunia
- Dolore ai rapporti
- Rapporto medico-paziente
- Relazione di coppia
- Vaginismo